Sarei felice di conoscervi tutti di persona, ma so che non è possibile. Ma anche se verrà uno solo dei tanti che seguono il mio blog sarò contenta. Per gli assenti un compito: tifate per me!
Mi dispiace della mia lunga assenza, ma fra un po’ tornerò fra voi. A prestissimo
Caro amico, ti ho sempre apprezzato e lodato. Quando la tua presenza in primavera si allunga mi dai allegria e vigore. Amavo l’estate crogiolarmi sotto i tuoi raggi sul bagnasciuga. Ora perché mi tradisci? Perché ai primi di giugno cerchi di bruciarmi?! Perché ora la tua luce è così forte che mi abbaglia?! Stai male? Hai la febbre?
O semplicemente ti sei stufato del genere umano? Sai, ormai ci conosci, siamo fatti così. Ci preoccupiamo di tante piccole cose e non pensiamo quasi mai a quelle più serie.
Dai torna ad essermi amico. Non sono un poeta e non posso scriverti dei bei versi, non sono una cantautrice e non posso cantarti una dolce melodia per consolarti, ma ti amo sempre. Per favore torna ad essermi amico e scusaci se ti abbiamo offeso, tu sei così potente…
Quando ero bimba mi bruciavo regolarmente il naso e la schiena. Mi ricordo che la mia mamma mi costringeva a tenere sempre al mare una foglia di basilico sul naso. Per la schiena la sera, prima di andare a letto, mi spalmava con la chiara d’uovo!
Rimedi semplici, oggi dobbiamo metterci creme protettive, esporci solo nelle ore meno forti.Ma soprattutto se sei in città cerchi solo di resistere e superare la giornata, con la segreta speranza che il domani faccia meno caldo.
Dai vienici incontro e non bruciare tutte le foglie appena nate, non seccare la terra che ci da da mangiare.
Non fare evaporare quel poco di acqua che ci rimane, ne abbiamo bisogno.
Ti ho scocciato abbastanza, ma mi auguro che almeno un pochino mi darai retta e tornerai a essere il mio splendente amico.
Non so voi, ma io ho una grande voglia di giocare. Giocare Così come quando ero bimba semplicemente spruzzando con l’acqua o facendomi scivolare piano la sabbia dalle mani. Giocare spensieratamente, Così senza scopi, senza fini, osservando e meravigliandomi di tutto con compiacimento. Un piccolo ricordo di quando portai mia figlia al mare, camminava da sola da poco tempo. Arrivata alla spiaggia trotterellando raggiunse il mare, entrò e rimase qualche minuto ad osservare i suoi piedini sott’acqua. Poi chinandosi leggermente immerse un dito e se lo mise in bocca. Stava assagiando il mare!
Basta numeri e statistiche sui ricoveri, sull’economia, sul tempo, sul domani, BASTA CON MINACCE DI GUERRA!
Questo non è vivere, in verità è subire. Bombardati da notizie allarmanti, distratti da programmi assurdi e volgari che non ci danno nulla. Incitati a comprare e consumare da continui imput. Rifugiarsi per disperazione in un vecchio film che conosci a memoria o rileggere ancora una volta uno dei tuoi libri preferiti.
Basta! Voglio cantare al mondo intero anche se sono stonata, voglio ridere di me stessa e di tutte le corbellerie che ho fatto, gridare la mia gioia per questa vita che, nonostante tutto continua, giorno dopo giorno. Voglio sedermi per terra e semplicemente essere.
Ciao a tutti! Intanto Buon Ferragosto ovunque voi siate, a riposo, in vacanza al lavoro …
Vi racconto brevemente cosa è successo.
Come ogni anno sono arrivate le rondini marine, si sono sistemate come al solito in garage, hanno ristrutturato i nidi che avevano lasciato lo scorso anno. Come da abitudine prima ne è arrivata una, quella che io chiamo la vedetta che credo faccia una sorta di sopraluogo per verificare che tutto sia in ordine e non ci siano cambiamenti. Sono arrivate in quattro poi un’altra coppia e hanno tranquillamente nidificato, sicuramente almeno tre piccoli a coppia, forse quattro, ma non sono sicura. Ero contenta e sodisfatta visto che negli ultimi anni il numero era sempre diminuito. Sono entrate in casa come da abitudine, hanno aspettato che aprissi tutto il solito percorso per uscire, hanno eseguito i loro giochi acquatici, insomma tutto per me nella consueta e gioiosa routine.
Quando… sorpresa! Hanno ricominciato a nidificare e dopo un po’ nuovi nati! Ero al settimo cielo, non era mai successo in precedenza e colma di gioia ho pensato che fosse dovuto al gran caldo che continua inesorabile. Poi un giorno verso il tramonto, momento per loro preferito, sono arrivate in piscina. Hanno eseguito i loro voli pindarici tuffandosi brevemente ed esibendosi in ruote perfette. Le osservavo con piacere, ma c’era qualcosa che non andava. Stranamente sembravano più piccole, non avevano le lunghe e forti ali nere che chiuse sembrano le code di una livrea. Ragionando ho creduto che quelli erano i giovani nati ancora piccoli, poi ho trovato purtroppo un piccolo cadavere in giardino. Non so perché, forse era stato attaccato da un rapace visto che aveva una profonda ferita, ma non vedevo la caratteristica macchia rossa sul collo. Mi sono detta pazienza ne sono nati tanti quest’anno. Stamattina ne è entrata una in casa, non ha chiamato come sempre, comunque mi sono sbrigata da aprire le porte, il corridoio e la finestra da cui loro escono. Ho aspettato, ma non passava nessuno, l’ultima mi ha fiorato il capo mentre prendeva il volo verso il Cupolone. Allora muovendomi lentamente mi sono affacciata sulle scale per vedere e la rondine ferma sulla cornice della finestra a bascula mi ha guardato ed è uscita da lì, da dove era entrata! Così ho capito…semplicemente hanno sparso la voce, come dice l’annuncio e queste sono altre rondini, nuove ospiti che non conoscono gli usi e i costumi del luogo! Le prime sono già partite a fine luglio e questa volta non mi hanno salutato
I nostri giardini si stanno riempendo di colori, come delle pennellate lasciate qua e là.
Però mi è successa una cosa strana. Affacciandomi dalla finestra ho visto l’albicocco, lo ho osservato e in un primo momento non capivo guardate e ditemi se non sembra che siano caduti dei fiocchi di neve. . .
Questo momento di perplessità mi ha dato modo di riflettere. In primo luogo quanto è fantastica l’immaginazione, poi come stranamente funziona la nostra mente, ma soprattutto quanto poco tempo dedichiamo a osservare quello che ci circonda. Un primo tenue e delicato spuntare della primavera mi ha regalo un piccolo sogno.
P.S. Ora è tutto bianco con qualche titubante macchiolina verde!
In vendita in libreria e in tutti i maggiori store on line Nanael di Giovanna Foresio Genere: Biografia Listino: € 9,90 Editore: Albatros Collana: Nuove Voci Vite Pagine: 76 Lingua: Italiano EAN: 9788830673571
Il Gruppo Albatros il Filo è lieta di sottoporre alla Vs attenzione il libro di Giovanna Foresio
NANAEL
Copertina: “Angel over the city”, di F. Filincieri Santinelli, olio su tela, N.Y. 2001.
Cosa attende l’uomo alla fine del suo percorso di vita è impossibile stabilirlo; certo è che, se così non fosse, tante delle ansie e delle paure che lo opprimono durante la sua esistenza semplicemente svanirebbero, lasciandolo libero di assaporare a pieno ogni istante. In questo breve romanzo l’autrice prova a immaginare quel che accadrà una volta varcata l’ultima porta e, sulla scia di tanti altri illustri viaggiatori ultraterreni prima di lei, a percorrere la propria difficile ascesa. Suo personale Virgilio sarà Ajag, acuto e valente spirito guida, che la aiuterà a guardare da un’altra prospettiva gli eventi della propria vita e a comprendere, infine, il profondo e straordinario senso di questo viaggio. Nanael è un romanzo che, con una prosa brillante e a tratti ironica, ha il pregio di parlare con grande naturalezza di questioni filosofiche ultime, fissando in maniera efficace alcuni punti fermi utili al lettore per intraprendere nuove personali riflessioni.
Per info e contatti: Gruppo Albatros il Filo – Ufficio stampa Filippo Lastaria presentazioni.albatros@gmail.com
Ragazzi e ragazze è da tanto tempo che non mi faccio sentire. Spero di esservi mancata un pochino!
Vorrei parlarvi di come si può riuscire a guidare a Roma… opera di O. Sabene
Intanto bisognerebbe avvertire gli automobilisti, i proprietari delle moto e via dicendo che i veicoli vengono rilasciati già dotati delle frecce. I romani ormai non le usano più, forse per non essere da meno dei napoletani! Allora mentre guidi devi semplicemente intuire che farà la macchina davanti, occhio ai cassonetti perché se liberi probabilmente il guidatore fermerà per posteggiarvisi davanti. Mi raccomando questo vale anche per la fila di macchine in seconda fila, infatti che differenza vuoi che faccia una macchina in più! E poi l’unione fa la forza.
Torniamo alle frecce, ho capito che in realtà ora sono un invito per le moto, se la metti a destra passano a destra e ultimamente se la metti a sinistra pensano bene di superarti. Forse è aumentata la dislesia.
Ieri ho scoperto un’altra cosa divertente: nelle strade a scorrimento veloce se ci sono delle strisce senza semaforo attraversare viene considerata una sfida, una prova di coraggio. I più audaci ne escono tronfi perché sicuramente verranno ammessi al club dei gagliardi!
Poi se un signore sta per uscire da un parcheggio si scatena il panico, il primo inchioda e subito mette la freccia, talvolta anche quelle d’emergenza per chiarire il concetto che quel posto è il suo e guai a chi ci prova. generalmente di questi tempi le auto sono parcheggiate vicine vicine una all’altra, perché in questa città ormai ogni centimetro diventa prezioso. Cerchiamo di entrare in spazi impossibili, odiamo le Smart perché ci ingannano e ci danno l’illusione di un posto libero. Per ciò l’automobilista per uscire deve fare diverse manovre e altrettanto deve fare quello che entra, nel frattempo si è creata la fila e si è fermato il traffico, quelli più lontani che non hanno la visuale di ciò che sta accadendo iniziano a suonare, così tanto per far venire un po’ d’ansia.
Non dimentichiamo le bici che siccome quelli che vanno in bici si sentono bravi ed ecologici vanno dove vogliono anche contro mano e per semplificare si sono aggiunti i monopattini. I pedoni poi quando si degnano di attraversare sulle strisce parlano al telefono, si buttano giù dal marciapiede come se le strisce fossero zona franca e per magia nessuno li può investire.
Insomma ragazzi e ragazze per guidare a Roma ci vuole molta molta pazienza corroborata da tolleranza (soprattutto per le parolacce che volano) e un abbondante dose di umorismo. E’ il solo modo per tornare a casa senza essere imbufaliti. Prendetela sempre a ridere!
♡~Entrai nella libreria e aspirai quel profumo di carta e magia che inspiegabilmente a nessuno era ancora venuto in mente di imbottigliare.~♡ Carlos Ruiz Zafón