Odori buoni e cattivi delle città

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Cammino per la città, parlo in Particolare di Roma, ma poi tutte le metropoli in questo sono uguali.

dunque camminando in città senti subito un odore particolare, non so come se fosse formato dal passaggio di tante persone ognuna con un proprio odore. Poi senti l’odore dell’asfalto, dei tubi di scarico, ma poi arriva una folata di profumo, è una pianta in fiore che scende da un terrazzo.

continuo a camminare 🚶e arriva la puzza nauseabonda dei cassonetti traboccanti e dell’immondizia ormai abbandonata anche a terra. Purtroppo questa è Roma, la “Caput mundi”! Con la speranza nel cuore che questo degrado cittadino finisca presto, aihme’ arriva il maleodorante odore dell’urina di gatto. Caspita, ma dove sono finita? Al centro storico, orribile.

Qui ci sono ancora i sampietrini a rammentarci di antici tempi gloriosi e all’improvviso un profumo di cucina indiana. Esce dalle finestrelle di un appartamento seminterrato. Sapete , se ci fate caso ogni zona della città ha degli odori particolari. Alcune zone sono invase dal profumo intenso della cucina romana. Alcune strade ti riempiono dei profumi di pulito dei panni appena stesi. Strade alberate e terrazzi coperte di piante ornamentali, strade dove dai terrazzi si sentono il basilico, la mentuccia romana, il rosmarino…Poi ci sono quelle invase dal profumo delle spezie orientali

poi c’è …il biondo Tevere! Ha un odore proprio, che non so descrivere, scorre con le sue lunghe anse, in alcune parti abitato da paperelle, da nutrie (spesso scambiate con orrore per topi enormi) e da vari pesci (chiaramente credo non commestibili). Ma è sempre il biondo Tevere, che sopravvive, che in primavera scorre placidamente portandosi via i segreti di questa città cercando di finire il suo lungo viaggio. Per i romani camminare lungo le sue sponde a maggio o a settembre è una goduria, in qualche modo lo amiamo.

4 pensieri su “Odori buoni e cattivi delle città

  1. Odori cmq della nostra Roma che meriterebbe molto più amore e più gentilezza da ognuno di noi. Amo la mia citta, l’ho sempre amata, ma quando ritorno da un viaggio, anche se breve, mi rendo conto di amarla nelle sue contraddizioni, nelle sue mancanze, nella sua Unicità… Ed andando avanti con l’età, mi rendo conto di amare anche i suoi “rumori”, forse anche il traffico ed i suoi abitanti… Non potrei vivere altrove!

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