Buona giornata

Sono le 5,26!!! Cos’è questo rumore per le scale? La porta della mia camera è sempre aperta per dar modo al cane di poter girare libero per la casa, ma questo fa sì che anche piccoli rumori mi sveglino.
Vado a vedere e trovo…una rondine. Ma come è entrata? È tutto chiuso ad eccezione di un pochino della finestra basculante delle scale e che ad ogni modo davanti ha sbarre di ferro. Eppure è entrata…per farvi capire meglio
Ora vorrà uscire. Quasi in coma scendo e apro la porta del giardino. Peggio! Ne entra subito un’altra. Non hanno nessuna voglia di uscire, svolazzano e si fermano sulle piante a chiacchierare. ‘Fate come vi pare, io torno a letto!’
Tutta la mattina continuano ad andare e venire a piacimento. Poi silenzio, finalmente. Sì fa sera, chiudo tutto e mi accingo ad andare in camera quando mi accorgo che ci sono due rondini. A quest’ora?! Apro tutto quello che posso aprire, chiacchiero con loro (sì fa per dire), ma nulla, non vogliono uscire. Peggio per voi ora vado a dormire. Come fate a rimanere tutta la notte attaccate a quel bordino sul muro…in garage avete dei comodi nidi. Oppure siete single? Siete due maschi che la notte si danno alla pazza gioia ed amano le novità? Buona notte.
Ore 6,37. Di nuovo il rumore per le scale. Sempre in coma scendo e apro la porta. Non dico nulla, non protesto nemmeno, ho troppo sonno e fra mezz’ ora mi devo alzare. Anche oggi mi toccherà pulire le scale! Com’è finita? … guardate
Sono una coppia, lo so perché involontariamente le ho beccate…
Al calar del sole entrano e si posizionano sul cactus per dormire. In effetti in garage tutti i nidi sono pieni e, sempre secondo me, non si fidano del giovane architetto che quest’anno si sono portate. Voleva costruire un nido su un filo sospeso! All’inizio sembrava una grande idea, ma al terzo giorno dei lavori è crollato tutto!
Ora questa coppia dorme in casa…e non posso fare nulla perché ho anche provato a cacciarle, ma loro rimangono lassù imperterrite. Mi sono dovuta adeguare io, in compenso ora non mi svegliano prima delle sette e non sporcano, per cui sono felice di ospitarle!
(Don Tonino Bello)
…Buon tutto giò
Ribloggato da Philp Ruskins
Umorismo: Geografia di una donna
Tra il 18 e il 22, una donna è come l’Africa. Mezza scoperta, mezza selvaggia, fertile e naturalmente bella!
Tra il 23 e il 30, una donna è come l’Europa. Ben sviluppata e aperta al commercio, soprattutto per qualcuno di valore reale.Tra il 31 e il 35, una donna è come la Spagna, molto calda, rilassata e convinta della propria bellezza.
Tra il 36 e il 40, una donna è come la Grecia, invecchia lentamente ma è comunque un luogo caldo e desiderabile da visitare.
Tra il 41 e il 50, una donna è come la Gran Bretagna, con un passato glorioso e tutto conquistato.
Tra il 51 e il 60, una donna è come Israele, ha passato la guerra, non fa gli stessi errori due volte, si prende cura dei suoi affari.
Tra il 61 e il 70, una donna è come il Canada, autoconservatrice, ma aperta a incontrare nuove persone.
Dopo gli anni 70, diventa Tibet. Wildly beautiful, con un passato misterioso e
la saggezza dei secoli. Uno spirito avventuroso e una sete di conoscenza spirituale.LA GEOGRAFIA DI UN UOMO
Tra l’1 e il 99, un uomo è come il Pakistan, governato dai matti !!
♡
Between 18 and 22, a woman is like Africa. Half discovered, half wild, fertile and naturally Beautiful!
Between 23 and 30, a woman is like Europe. Well developed and open to trade, especially for someone of real value.
Between 31 and 35, a woman is like Spain, very hot, relaxed and convinced of her own beauty.
Between 36 and 40, a woman is like Greece, gently aging but still a warm and desirable place to visit.
Between 41 and 50, a woman is like Great Britain, with a glorious and all conquering past.
Between 51 and 60, a woman is like Israel,has been through war, doesn’t make the same mistakes twice, takes care of her business.
Between 61 and 70, a woman is like Canada, self preserving, but open to meeting new people.
After 70, she becomes Tibet. Wildly beautiful, with a mysterious past and
the wisdom of the ages…
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Sig 🤔 Sono sta presa di nuovo dal mio antropoformismo! 😉
Una buona notizia: anche se la primavera non sembra arrivata, la rondine in avanscoperta è arrivata! Porterà il sole.
“Il mio mondo è esattamente come il tuo. Io vedo, ascolto, sento, penso, parlo e agisco in un mondo che percepisco, proprio come te. Ma per te è tutto, e per me quasi niente. Siccome so che il mondo è parte di me, non gli presto più attenzione di quanta tu ne di al cibo che hai mangiato. Mentre lo prepari e quando lo mastichi è separato da te, e ce l’hai in mente; ma quando l’hai ingoiato, non ci pensi più. Io ho ingoiato il mondo e non ho più bisogno di pensarci.”
Tratto da “Io Sono Quello” – Sri Nisargadatta Maharaj
Lumachina sopravvissuta alla neve!
Il vento, non parlo di quella leggera brezza che ci accarezza il viso e in estate ci porta un delizioso refrigerio, parlo del vento forte, gelido, quello che ti fa lacrimare gli occhi.
I cinesi dicono proteggiti dal vento. Non si riferiscono, come io pensavo in un primo momento, al fare attenzione e non prendere freddo per non cadere ammalati, cosa facile quanto tira vento. Si riferiscono invece al vento dentro la testa. Non so se ve ne siete accorti, ma nelle giornate particolarmente ventose siete soggetti a una leggera confusione mentale e a volte faticate a formulare un pensiero. Normalmente si dice:”Mi è venuto un leggero malditesta.” “Oggi mi sento rintontita.” “Rintronata.” o semplicemente “Mi sento strana, non so che ho.”
È il vento che si diverte con le nostre menti, ci ingarbuglia i pensieri, entra in tutti gli anfratti e apre tutti i cassetti, bauletti nascosti così attentamente, con cura e in profondità. Scompiglia tutto facendo affiorare dolori sopiti, ombre e fantasmi del nostro inconscio che ancora non conosciamo e che ci attraversano la mente come saette impazzite. Poi si alza la voce del vento.
Inizia quel suono lugubre, quasi un ululato e noi, senza rendercene conto, con estrema non curanza diciamo “Senti che vento!” come se ce ne accorgessimo solo in quel istante e, automaticamente, lasciamo andare via tutto dalla mente, lo abbandoniamo al vento perché lo porti lontano e liberi il nostro essere da ciò che non vogliamo.
L’indomani, quando tutto si è calmato, ci sentiamo leggeri, ci sentiamo meglio.
Sì, ma cosa ci ha portato via il vento?
THE WIND
The wind, I do not speak of that light breeze that caresses the face and in summer brings us a delicious refreshment, I speak of the strong wind, icy, the one that makes your eyes water.
The Chinese say they are protected from the wind. They do not refer, as I thought at first, to being careful and not getting cold so as not to fall ill, as easy as windblowing. Instead, they refer to the wind inside the head. I do not know if you have noticed, but on particularly windy days you are subject to a slight mental confusion and sometimes you struggle to formulate a thought. Normally they say: “I got a slight headache.” “Today I feel reborn.” “Dazed”. or simply “I feel strange, I do not know what I have.”
It is the wind that has fun with our minds, it confuses our thoughts, enters all the ravines and opens all the drawers, trunks hidden so carefully, carefully and in depth. It messes everything up by bringing out the aching pains, shadows and ghosts of our unconscious that we do not yet know and that cross our mind like crazy cracks. Then the voice of the wind rises.
Begins that mournful sound, almost a howl and we, without realizing it, with extreme non-care we say “Feel that wind!” as if we realized it only in that moment and, automatically, let everything go out of mind, we abandon it to the wind to take it far and free our being from what we do not want.
The next day, when everything has calmed down, we feel light, we feel better.
Yes, but what took the wind away from us?
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Il mondo è un libro e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina
tra parole e anima
L'uomo può concepire tutto quello che la sua mente concepisce