… il vero soggetto di una città europea, ora palese e manifesto, è l’umanità. Umanità che viene narrata attraverso la storia, attraverso i muri muti testimoni dei nostri enormi agglomerati urbani, pregni del nostro essere/essere stati e del nostro divenire. Il vero incontro fra le genti infatti è per le strade dell’odierna metropoli. Li si combatte la guerra di oggi e da qui nasceranno i frutti per il nostro futuro.
Così nelle strade troviamo colori che appartengono a culture diverse e che sembrano spingersi l’un l’altro per amalgamarsi, lo stratificarsi di diversi piani che ben assolve lo stratificarsi di diverse realtà e di etnie altre. Ombre, ricordi di un lontano passato, antichità che cercano di adeguarsi al contemporaneo. Ed ancora profumi impregnati di memoria ed odori improvvisi, avvolgenti, nuovi e stimolanti. L’assenza dell’individuo ci fa sentire la solitudine del singolo in mezzo alla moltitudine.
Incredibile continua e profonda contaminazione, come le mille parole dette in mille lingue diverse che ogni giorno porta il vento nelle nostre vie

e che ormai ci appartengono, ci fanno sentire a casa, creano il calore vibrante delle cose conosciute e care