A genius idea

20170722_085708.jpg

Focus, n. 295, maggio 2017.

Have a nice Day! 😊😚😊🤗

Nuova generazione canina

Il prossimo passo sarà lo smart….

Buon Lunedì

Mitico croissant di Settembrini

Buongiorno.

Questo bar mi porta indietro nel tempo. Dovete sapere che quando ero piccola, cinque o sei anni, soffrivo insieme al mio fratellino di “acetone”. Non so se esiste ancora e non ho la minima idea di cosa sia, ma so bene che avrebbe potuto darci la febbre alta e per questo ogni tanto papà ci portava a fare le analisi del sangue e delle urine.

Papà era medico chirurgo e così andavamo da un suo caro amico che aveva il laboratorio lì vicino. Un uomo molto più avanti negli anni perché lo ricordo bene, con i capelli tutti bianchi, il viso pieno di rughe e due occhi chiarissimi che sovrastavano un sorriso dolcissimo. Non ci crederete, ma per noi andare da lui era una festa. “Mi raccomando siate bravi con il professore A.” era la raccomandazione ogni volta prima di bussare al suo magico studio. Sul lato sinistro della stanza c’era un divanetto ricoperto con una stoffa damascata e poi un enorme finestra nella parete centrale con davanti un lungo tavolo stracolmo di fiale, fialette, barattoli di vetro e alambicchi, il tutto illuminato dai raggi del sole che entrando illuminavano anche il pulviscolo che volteggiava nell’aria e così ai nostri occhi di bimbi tutto sembrava un po’ dorato, un po’ antico e strabiliante. Davanti al tavolo c’era una piccola sedia impagliata vuota e poi il Professore che con grande gentilezza e calma ci faceva sedere e ci prelevava il sangue. Il patto sottinteso era che se eravamo fermi e buoni poi potevamo assistere alle sue analisi. Noi rimanevamo imbambolati davanti a gli strisci sui vetrini, a lui che soffiava nelle sue pipette di vetro, a vedere il sangue che circolava in quei tubicini vetrosi arzigogolati per finire in una specie di bicchiere dove spesso c’era del liquido colorato. Era magia pura! 

Fatto ciò ci aspettava il premio: si andava con papà al bar/latteria che all’epoca si chiamava Giolitti ed aveva la fama di avere la panna montata più buona di tutta Roma. D’inverno ci aspettava una pizzetta rossa, d’estate un gelato con la panna! Era una cosa buonissima ed eccezionale! Dovete capire meglio: il mio fratellino ed io siamo cresciuti con una educazione rigida ed il nostro massimo premio a fine giornata, se tutto era andato per il meglio, era mezza pasticca di Formitroll per uno. Il Formitroll erano dei pasticconi per la gola!

Tornando quindi a oggi il bar Settembrini, prende il nome della strada, fa dei veri croissant, buonissimi e per me …

bar settembrini

ancora più buoni.

Buona giornata a tutti.

Giro della morte

Ragazzi è scoppiata l’estate e anche il mio cervello vuole andare in vacanza quindi niente cose serie, ma vi parlo ancora delle mie rondini e dei vari abitanti del mio giardino.

Dopo tanti anni di soggiorno da me si è creato non dico un legame affettivo, ma una maggiore confidenza e così le rondini, soprattutto i nuovi nati che sono ormai delle frecce nel cielo, si sono inventate un nuovo gioco per stare insieme.

Entrando dalla porta del giardino che di mattina con il sole splendente, non è altro che un buco nero, via dentro le scale e subito giù in picchiata per uscire velocemente come non mai dalla porta del garage. Un vero giro della morte. Questo almeno sei o sette volte al giorno. Ma il bello è se la porta del garage è chiusa. Non si preoccupano per nulla, anzi hanno trovato fra lo stipite della porta stessa e la maniglia di uno sportellino messo in alto, due comodi posti al fresco, in penombra, dove potersi accoccolare e fermarsi a chiacchierare piacevolmente per una ventina di minuti per poi riuscire dalla porta del giardino a tutta velocità. I primi giorni mi ero preoccupata, come escono? cosa fanno? ma ora ho capito, è semplicemente un modo per stare un po’ con me e anche i cani hanno capito e le accettano pazientemente, d’altra parte sono molto impegnati con la caccia alle lucertole. 

Che dire, qui da me c’è un gran trambusto, fervono lavori febbrili. Il sole sorride tutto il giorno, la brezza soffia per rinfrescarci e dare un po’ di coraggio ai fiori e tutti si danno un gran da fare e organizzano feste. Lo scoiattolo invisibile ( lo chiamo così perché lascia solo tracce ed indizi della sua presenza, ma non si fa mai vedere) ha fatto le pulizie di casa e ha buttato giù, tutti in punto preciso, i gusci vuoti avendo bisogno di spazio perché si prepara a raccogliere le nuove nocciole e noci facendo scorta per il prossimo inverno.

Altri uccelli si nutrono gustosamente della nostra frutta che spesso infatti è beccata, le ciliege non le ho proprio viste perché come diventano appena, appena rosate che ancora non si distinguono dal verde chiaro delle foglie, subito come per magia, spariscono. Le fragoline le ho nascoste sotto delle foglie e qualcuna si salva!

I giechi che hanno fatto la tana nel locale della caldaia e che d’inverno non si fanno vedere ora sono a caccia e spesso li vedi in agguato sui muri esterni. Anche il nostro signor rospo si è mostrato naturalmente vicino ai serbatoi dell’acqua, è diventato veramente enorme e spero di non incontrarlo di sera! 

Anche la cinciallegra ha preso ormai confidenza e l’altro giorno abbiamo fatto un bagno insieme. Si è avvicinata cauta, pensavo volesse bere, infatti prima ha bevuto, ma poi con calma si è bagnata e si è messa a pulirsi le piume. Il suo nido è fra l’edera che si arrampica sul comignolo del forno. Il tordo bottaccio anche quest’anno ha fatto il nido nella siepe, ma molto molto più in alto e così non ho potuto seguire la nascita del piccolo.

Le gazze sono sempre guardinghe, mentre la tortorella è direi sfrontata, non si preoccupa minimamente se sono o no nelle vicinanze e anche se faccio rumore lei continua tranquilla a bere. Si è fatto vedere anche il picchio rosso, ma è stata una visita fugace. Le coccinelle invece sono un po’ stupide, finiscono in acqua, le tiro delicatamente fuori, ma dopo poco sono di nuovo in acqua e in difficoltà. I grilli sono più furbi, una volta che gli hai indicato la strada saltano via di gran carriera.

Di tutti gli altri insetti non vi parlo perché sono tantissimi e tutti indaffarati, una cosa però, ci sono tanti insetti nuovi che non avevo mai visto.

Una domanda: le farfalle si accoppiano? Mi è successo di disturbarne due che erano attaccate….  farfalle

For Ambretta

Dopo diversi giorni  in cui sono stata ansiosa e un po’ arrabbiata, come se dentro di me covasse qualcosa che non riusciva ad uscire, oggi sono profondamente serena!

E’ una sensazione meravigliosa, sono in pace con me stessa e con il mondo che mi circonda. Sembra che tutto sorrida, ho preparato il pranzo e persino le pentole era più lucide e brillanti del solito. E’ strabiliante come in fondo tutto dipenda da noi, dal nostro modo di vedere e sentire. Di tutto questo devo ringraziare una cara amica che ieri ho incontrato dopo parecchio tempo perché vive all’estero. E’ lei che mi ha donato delle ore piacevolissime piene di affetto e armonia.

E’ una persona splendida piena di luce, ma ancora non lo sa. Grazie amica mia.

cartoni-lilo9

DEATH GAMES

Capisco tutto, anzi in verità ci sono mille e una cosa che non capisco, ma c’è una che proprio non mi va giù. Chi è che manovra questi giochi di morte portando gli adolescenti al suicidio o comunque alla morte?

Qualche anno fa a N.Y.C. ragazzini di dieci, undici anni si buttavano nelle trombe degli ascensori dei grattacieli sfidando il caso; se l’ascensore era fermo a pochi piani sotto erano salvi se no la morte.

Il figlio di una mia cara amica all’età di quattordici anni ha preso contromano un tunnel con la moto. Gli è andata bene perché non ha ammazzato nessuno e ha lasciato sull’asfalto solo nove cm. di femore!

Studi neurologici recenti hanno scoperto che i lobi frontali del cervello non si definiscono più intorno ai vent’anni, ma ai ventisette. Questo fra altre cose comporta il non saper valutare correttamente il rischio, il non aver paura.

Ma chi li spinge? Chi li manipola e perché? Chi è questo lugubre fantasma che gode della morte altrui e quali sono i suoi fini?

Blue Whale

IMG_0844

Le foto che vedete le ho scattate con un grave conflitto interiore. Da una parte il desiderio fortissimo di godermi appieno quei momenti magici e dall’altra il voler immortalarli per poter rivivere quelle emozioni. Quindi sono quelle che sono, ma a me molto care!