Discorso con il Sole

Caro amico, ti ho sempre apprezzato e lodato. Quando la tua presenza in primavera si allunga mi dai allegria e vigore. Amavo l’estate crogiolarmi sotto i tuoi raggi sul bagnasciuga. Ora perché mi tradisci? Perché ai primi di giugno cerchi di bruciarmi?! Perché ora la tua luce è così forte che mi abbaglia?! Stai male? Hai la febbre?

O semplicemente ti sei stufato del genere umano? Sai, ormai ci conosci, siamo fatti così. Ci preoccupiamo di tante piccole cose e non pensiamo quasi mai a quelle più serie.

Dai torna ad essermi amico. Non sono un poeta e non posso scriverti dei bei versi, non sono una cantautrice e non posso cantarti una dolce melodia per consolarti, ma ti amo sempre. Per favore torna ad essermi amico e scusaci se ti abbiamo offeso, tu sei così potente…

Quando ero bimba mi bruciavo regolarmente il naso e la schiena. Mi ricordo che la mia mamma mi costringeva a tenere sempre al mare una foglia di basilico sul naso. Per la schiena la sera, prima di andare a letto, mi spalmava con la chiara d’uovo!

Rimedi semplici, oggi dobbiamo metterci creme protettive, esporci solo nelle ore meno forti.Ma soprattutto se sei in città cerchi solo di resistere e superare la giornata, con la segreta speranza che il domani faccia meno caldo.

Dai vienici incontro e non bruciare tutte le foglie appena nate, non seccare la terra che ci da da mangiare.

Non fare evaporare quel poco di acqua che ci rimane, ne abbiamo bisogno.

Ti ho scocciato abbastanza, ma mi auguro che almeno un pochino mi darai retta e tornerai a essere il mio splendente amico.